23 giugno 2013
IL LAGER DELLE OLIMPIADI : ufficialmente nel 1940 e 1944, i Giochi furono annullati ,ma .....
....ma si svolsero in segreto, tra gli internati nei campi nazisti. Ora si chiede al Cio di riconoscerli. Nell'anno in cui lo sport celebra, dal 27 luglio al 12 agosto 2012 a Londra, la trentesima edizione del Giochi Olimpici, si apre la speranza di risolvere una vicenda che risale al periodio della Seconda Guerra Mondiale, quando, nel 1940 e nel 1944, a causa del conflitto, le Olimpiadi n°12 e n°13 furono cancellate. "Non disputate" è la definizione che il C.I.O. ha sempre usato. "No, disputate in maniera precaria e al di fuori dei canoni classici, ma pur sempre tenute", ribattono in Polonia, dalla sede del Museo dello Sport di Varsavia, che di quei Giochi segreti conserva numerosi cimeli. IL SOPRAVVISSUTO: Dove furono organizzate quelle manifestazioni che in qualche modo tennero vivo lo spirito olimpico nei giorni del sonno della ragione? In tre campi di concentramento e prigionia nazisti, sul confine tedesco - polacco : Langwasser, Woldenberg e Gross Born.Giochi, per quanto differenti da quelli "veri", che ora si apprestano a ad acquisire dignità. E' possibile infatti che il Museo Olimpico di Losanna dedichi uno spazio a una parte degli oggetti (bandiere, medaglie, trofei) che ricordano le competizioni svolte tra prigionieri. Di fronte alla prospettiva di un gesto tanto importante, i dirigenti del Museo polacco sarebbero ben lieti di trasferire alcuni pezzi. Una sezione del Museo potrebbe essere dedicata a ricordare quegli atleti e il loro sforzo. Tra questi c'era pure Arkadiusz Brzezicki, che oggi ha 103 anni e che fu uno degli organizzatori della rassegna di Woldenberg.Arkadiusz si è sempre battuto perchè questi "Giochi dimenticati" fossero rivalutati.. Ad Atlanta 1996 la Nbc, dedicò loro un servizio. Poi nel2007 il Corriere della Sera intervistò Brzezichi e lanciò l'"Operazione riconoscimento" . La burocrazia del CIO finora è stata inflessibile. Quei Giochi, dicevano, non rispettavano le caratteristiche che la manifestazione olimpica deve avere......Brzezicki si è sempre inalberato davanti a questa rigidità."E' vero che tanti aspetti dell'olimpismo non furono rispettati. Ma l'unica bandiera olimpica che sventolò in quei giorni fu la nostra" , dice. GARE DI SPORT E CORAGGIO. Il vessillo del 1940 fu confezionato usando uno straccio e dipingendo ad acquerello i cinque cerchi: uno dei simboli di quei Giochi. In quei posti di buio lo sport accese una luce e ciascuno dei cimeli custoditi a Varsavia regala un tuffo al cuore : oltre alla bandiera, ci sono le coppe ricavate dalle gavette; le medaglie di cartone; il gagliardetto circondato da filo spinato, che rappresentò il premio per un vincitore. Le gare erano un mix di sport, ardimento e furbizia. Condotte sempre sull'orlo della paura. . Almeno nell'edizione del 1940 "i Giochi di Langwasser furono segreti" , è la conferma di Brzezicki. "Nel 1944 , invece, i tedeschi sapevano che la situazione militare stava crollando...ci controllavano dalle torri con le armi spianate, ma non eravamo preoccupati. La manifestazione si tenne dal 24 luglio al 13 agosto, ci furono 466 partecipanti, riuscimmo a organizzare perfino una sorta di sfilata inaugurale e a esporre il vessillo. La bandiera fu preparata grazie agli stracci e alle sciarpe forniti dalla Croce Rossa. Arkadiusz Brzezichi, non potè partecipare in quanto era schermidore e l'arte nobile era una disciplina proibita. Erano vietate prove come il salto con l'asta, per timore di fughe e tutti gli sport di estrazione militare, come appunto la scherma : si temevano sommosse. Non si contano gli episodi commoventi di quei Giochi. Veri e propri eroi, come Teodor Niewiadomski, morto negli anni '90. Egli fece di necessità virtù: si inventò gli Inni Nazionali suonati di nascosto con un'armonica ; introdusse il getto della pietra, non essendo disponibile un peso regolare. La qualità della prestazione non era fondamentale. Più decisivo era fare qualcosa per occupare la mente, sentirsi vivi e non impazzire.I tedeschi ignoravano di Langwasser e credevano che i Giochi di Woldenberg e Gross Born fossero momenti di ricreazione: conobbero la verità solo nel 1970. Il CIO imparò la storia più avanti. Ora ha la possibilità di collocarla nel posto che merita. PECCATO CHE IL CIO (Comitato Internazionale Olimpico), SIA FINORA RISULTATO SORDO ALLE RICHIESTE DI CONCEDERE UN RICONOSCIMENTO MORALE A QUEI GIOCHI DIMENTICATI.
Luciana Kehat Shorr Stella
| inviato da LiberaliPerIsraele il 23/6/2013 alle 9:54 | |
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