27 settembre 2016
Sermoni contro Israele
Roma. Il Teatro nazionale norvegese ha
aperto con un drammatico videoclip la
Biennale Internazionale Ibsen di Oslo. Con
un video che annuncia il boicottaggio culDI
GIULIO MEDITI
turale del Teatro nazionale di Israele, l'Habima
di Tel Aviv. Finanziata dal governo di
Oslo, la clip mostra un'attrice, su uno sfondo
nero, che posa come portavoce del teatro
e invoca il boicottaggio del teatro israeliano.
L'attrice, Pia Maria Roll, si "scusa
pubblicamente per la nostra collaborazione
vergognosa con Habima, il teatro nazionale
di Israele", aggiungendo che la cooperazione
è servita a "normalizzare l'occupazione
israeliana". Pia Maria Roll definisce
poi Israele uno stato "basato sulla pulizia
etnica, il razzismo, l'occupazione e l'apartheid".
Dopo le proteste di Gerusalemme,
il Teatro nazionale della Norvegia si è
affrettato a scusarsi: il film non rappresenta
l'istituzione. Salvo evitare poi di condannare
il video. Per il ministero degli Esteri
di Israele, il video di sette minuti ricorda
"il frutto malato della propaganda nazista
di Goebbels, la regista nazista Leni Riefenstahl
e i collaborazionisti norvegesi Vidkun
Quisling e Knut Hamson". Il video, come la
sua trascrizione, è stato pubblicato dal
giornale norvegese Morgenbladet.
Ci si sposta nel Regno Unito e il copione
si ripete. Intitolata "Non è possibile
passare oggi", una mostra speciale è stata
inaugurata dentro la chiesa metodista Hinde
Street a Marylebone, nel centro di Londra.
La mostra di cinque giorni è stata progettata
per "ricreare l'esperienza della coda
a un checkpoint tra Gerusalemme e Betlemme".
Il rabbino Barry Marcus della Sinagoga
centrale, che sorge vicino alla chiesa,
ha detto di temere che la mostra "demonizzi"
Israele. "Perché diavolo una chiesa
soffia sul fuoco dell'antisemitismo?", ha
chiesto Marcus. E' dovuto intervenire l'ex
arcivescovo di Canterbury, Lord Carey, che
si è detto addolorato per la rappresentazione
di Israele come "oppressore". Carey ha
dichiarato che "gli ebrei di tutta Europa
sono presi di mira e uccisi dai terroristi,
che spesso tentano di giustificare le loro
azioni demonizzando Israele. E' quindi
particolarmente triste vedere una chiesa a
Londra demonizzare Israele". Ha concluso
Carey: "I checkpoint in Israele sono purtroppo
necessari al fine di salvare vite
umane. I metodi utilizzati dalle democrazie
per difendere i propri civili non dovrebbero
essere messi a repentaglio da
leader religiosi nei luoghi di culto e di fratellanza".
Non è la prima volta che le chiese
protestanti di Londra si prestano a simili
operazioni. Un pannello di otto metri è
stato costruito di fronte alla cattedrale di
San Giacomo a Londra, una gloria della
Church of England. In cima al pannello, filo
spinato e fari puntati sulla strada. Una
replica del "fence", la barriera anti terrorismo
eretta da Israele. La Manchester
Cathedral, sede del vescovo anglicano, ha
organizzato un seminario in cui si accusava
Israele di "crimini contro l'umanità". E
la stessa chiesa di San Giacomo ha ospitato
canzoni natalizie, che però di natalizio
avevano soltanto le note musicali. In una il
testo diceva: "Dodici assassini, undici case
demolite, dieci pozzi ostruiti, nove torri
per i cecchini, otto cannoniere che sparano,
sette checkpoint a bloccare, sei carri
armati che avanzano, cinque anelli di coloni,
quattro bombe che cadono, tre cannoni
da trincea, due colombe schiacciate e un
albero d'olivo sradicato". Dai teatri agli altari,
è la grande messinscena dell'antisemitismo
contemporaneo
| inviato da LiberaliPerIsraele il 27/9/2016 alle 19:43 | |
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